Allevamento felino e selezione dei caratteri estetici
Negli ultimi tempi è stata prestata molta attenzione ai problemi clinici che manifestano alcuni cani di razza a causa dell’eccessiva spinta nella selezione di alcune caratteristiche morfologiche e dell’elevato livello di consanguineità. La condizione è in realtà molto simile anche per i gatti, seppur ad essa sia stato dedicato minor interesse ed attenzione. La selezione di alcune caratteristiche morfologiche in certe razze feline può infatti essere responsabile di non pochi problemi.
Innanzitutto, la comparsa di disturbi e malattie croniche.
Il classico esempio è il gatto di razza Persiana con il naso schiacciato (ovvero brachicefalo). I gatti persiani hanno un muso che è in qualche modo più rotondo di quello dei gatti comuni europei, e deriva da una serie di incroci di razze a pelo lungo. La mutazione che determina il muso a schiacciato del Persiano apparve negli anni ‘40 del secolo scorso negli USA e fu presto adottata come elemento tipico della razza. Una selezione ulteriore portò a un naso ancora più corto e posto più in alto nel cranio, tanto da apparire schiacciato tra gli occhi: questa forma estrema viene adesso scoraggiata da molte associazioni di allevatori. Questa estremizzazione infatti incrementa esponenzialmente le problematiche a cui il gatto di razza Persiana è predisposto (difficoltà respiratorie, problemi oculari, dotti lacrimali troppo corti e difficoltà nel parto, con elevato tasso di cuccioli nati morti).
Un esempio emblematico della ricerca di caratteristiche morfologiche eccessive è quello che riguarda il gatto di razza Munchkin, detto anche gatto bassotto perché dotato di zampe cortissime. In questo gatto si assiste allo sviluppo incompleto delle ossa lunga delle zampe anteriori che sembra comportare problemi alle articolazioni con comparsa di dolore. I gatti di questa recente razza soffrono di una vera malformazione scheletrica, non possono muoversi, saltare e scavare come farebbe un qualsiasi altro gatto.
Un altro esempio è il Manx che ha come caratteristica tipica la coda corta. Il gene che nel gatto di razza Manx determina la coda corta è essenzialmente un difetto, spesso letale: un cucciolo che ha ereditato due copie di questo gene, una dal padre e una dalla madre, è probabile che muoia prima della nascita. Invece i gatti con una sola copia del gene sono provvisti di una coda più o meno lunga: quelli con la coda più corta sono predisposti ad artriti dolorose, problemi della colonna vertebrale, spina bifida e malattie intestinali.
In altre razze feline, i problemi causati dall’allevamento selettivo per esaltare le caratteristiche morfologiche sono meno evidenti. Per esempio, il gene che determina le orecchie piccole e piegate nello Scottish Fold causa anche anomalie vertebrali e malformazione della cartilagine di altre zone del corpo, di conseguenza molti gatti di questa razza soffrono per dolori articolari molto intensi.
Un altro problema è causato dall’accoppiamento tra consanguinei (inbreeding), per la ricerca dell’esemplare con le caratteristiche perfette. Per esempio, molti gatti Siamesi soffrono di strabismo convergente acquisito, causato da un problema ereditario di pigmentazione retinica che impedisce lo sviluppo delle normali vie nervose responsabili della visione. I gatti siamesi con tale problematica ricevono informazioni visive contraddittorie e presentano problemi principalmente nella visione binoculare e nella messa fuoco delle immagini. Si presume che lo strabismo derivi da un tentativo di compensazione della proiezione anomala della retina a livello cerebrale.
La manipolazione del corpo di un animale, sia esso cane o gatto, per plasmarlo esteticamente al gusto umano può avere dunque un costo notevole, con implicazioni etiche, medico-sanitarie e sul piano del benessere animale che non dovrebbero mai essere sottovalutate o ignorate.
John Bradshaw, “Cat Sense”, 2013.
Bernardini M. (2004). Neurologia del cane e del gatto. Neuroftalmogia (cap.19).
Gandolfi B. and Alhaddad H. Investigation of inherited diseases in cats. Journal of Feline Medicine & Surgery. May 2015.
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