Comportamento riproduttivo e sessualità
La gatta è un animale poliestrale stagionale. Ciò significa che in natura, all’interno di una stagione riproduttiva che va da gennaio a settembre circa, ha più periodi di ricettività sessuale, detti cicli estrali. L’illuminazione artificiale delle nostre case può però interferire col normale ciclo riproduttivo della gatta e nelle regioni calde del mondo possono non esserci variazioni stagionali.
La modalità riproduttiva è poliandrica per le femmine e poligama per i maschi. Maschi e femmine cioè si accoppiano con più soggetti e non formano coppie stabili.
La femmina alleva i suoi piccoli da sola o con altre femmine imparentate, in una sorta di matriarcato.
L’ovulazione nella gatta è indotta dalla stimolazione vaginale da parte delle papille cornee del pene del maschio, esattamente come nella coniglia.
Più di un accoppiamento è pertanto necessario perché ci sia ovulazione e fecondazione. Questo è il motivo per cui la gatta deve accoppiarsi più volte o con più partner.
Al termine dell’accoppiamento la femmina balza in avanti emettendo un vocalizzo di dolore (53.8% dei casi), probabilmente causato dalle papille cornee del pene, e può reagire con aggressività verso il maschio (76.95% dei casi).
Fu anche per il tipico comportamento riproduttivo della gatta che nel tardo Medioevo, periodo di raccapriccianti crudeltà e sevizie nei confronti di questo animale, il gatto venne associato al maligno e torturato fino quasi a procurarne l’estinzione. Si credeva ad esempio che lo sperma del maschio bruciasse la femmina, richiamando la simbologia del fuoco e dunque di satana.
Ci vollero secoli per scoprire la fisiologia riproduttiva di questa specie e per comprendere i meccanismi biologici sottostanti.
Nonostante ciò, persistono ancora molti pregiudizi e nel linguaggio comune di molte culture europee e oltreoceano sono utilizzati dei modi di dire legati alla sessualità di stampo malizioso e lascivo che fanno riferimento al comportamento riproduttivo della gatta.
Beaver B. (2003). Female feline sexual behavior. In: Feline Behavior. A Guide for Veterinarians. Chapter 6. 2nd Ed. Saunders.
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