Quali gusti e sapori percepisce il gatto?
Il senso del gusto è stato poco studiato in questa specie. Di fatto sappiamo che è meno specializzato rispetto a quello dell’uomo poiché il gatto è un carnivoro stretto, mentre la dieta dell’uomo comprende moltissime tipologie di alimenti.
Nel gatto i recettori per il gusto (papille gustative) si trovano sulla lingua, l’epiglottide, il palato molle, le labbra, le guance e la gola.
La punta ed il margine anterolaterale della lingua sembra essere più sensibile al salato. Già nei primissimi giorni di vita il gattino è infatti in grado di distinguere la presenza di cloruro di sodio (ovvero sale) all’interno del latte materno.
La base e la porzione posterolaterale della lingua è più sensibile all’amaro.
La sensibilità nei confronti del sapore acido è diffusa un po’ ovunque.
La sensibilità al dolce è invece molto scarsa e ciò è spiegabile con la dieta prettamente carnivora del gatto. Considerando il cibo mangiato in natura dal gatto non ci deve sorprendere che il sapore dolce non faccia proprio parte della gamma di gusti sviluppati in questa specie! Nonostante ciò, alcuni individui possono sviluppare un certo gradimento per il cibo con un alto contenuto di zuccheri.
E’ interessante sapere che la preferenza di un cibo piuttosto che di un altro si sviluppa nel gattino già ancor prima di nascere, a seconda della dieta offerta alla madre durante la gestazione. D’altra parte, anche nella donna incinta il feto familiarizza con i sapori/odori della dieta della sua mamma attraverso il liquido amniotico.
Inoltre, se volete rendere felice il vostro gatto, ricordatevi di offrirgli cibo umido a temperatura corporea, piuttosto che troppo freddo (da frigo) o troppo caldo 🙂
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